• La differenza di regolamentazione della prostituzione nell’UE aiuta la criminalità organizzata
• Le persone in prostituzione sono emarginate e criminalizzate, ostacolando il loro accesso ai servizi essenziali
• Ridurre la domanda per ridurre la tratta di esseri umani
• Elaborare orientamenti UE per garantire i diritti fondamentali delle persone in prostituzione
Giovedì, il Parlamento ha chiesto misure a livello UE per contrastare la prostituzione e il suo impatto sulla parità di genere.
La risoluzione non legislativa sulla prostituzione nell’UE, le sue implicazioni transfrontaliere e l’impatto sulla parità di genere e sui diritti delle donne è stata adottata dai deputati con 234 voti favorevoli, 175 contrari e 122 astensioni.
Nel testo, si sottolinea che l’asimmetria tra le norme nazionali sulla prostituzione all’interno dell’UE, data la sua natura transfrontaliera, porta a un maggior numero di vittime della tratta a fini di sfruttamento sessuale e crea un terreno fertile per la criminalità organizzata. I deputati chiedono agli Stati membri di valutare la legislazione esistente per evitare lacune che consentano ai criminali di agire impunemente, e alla Commissione di elaborare orientamenti comuni per tutta l’UE che garantiscano i diritti fondamentali delle persone in prostituzione.
Misure per ridurre la domanda e la pubblicità online
La prostituzione e la tratta a scopo di sfruttamento sessuale esistono perché c’è una domanda, osservano i deputati. Ridurre la domanda è quindi fondamentale per prevenire e ridurre la tratta di esseri umani, si afferma, sottolineando che ciò dovrebbe essere fatto in modo da non nuocere a chi è in prostituzione. Gli Stati membri sono quindi invitati ad adottare misure urgenti per contrastare la pubblicità online che incoraggia direttamente o indirettamente la prostituzione o cerca di attrarre acquirenti.
I deputati chiedono inoltre sostegno e cooperazione con la polizia e altre forze dell’ordine, i servizi sociali e medici e le ONG per affrontare la tratta e lo sfruttamento sessuale e proteggere le donne nella prostituzione.
Dare alle persone in prostituzione l’accesso ai servizi essenziali e proteggere i loro diritti
Il peggioramento della situazione sociale ed economica a causa della COVID-19 e l’attuale crisi energetica e dei costi della vita hanno aumentato tutte le forme di abuso e violenza nei confronti delle donne, affermano i deputati, compreso lo sfruttamento sessuale. I deputati chiedono pertanto politiche efficaci contro la povertà, un miglioramento della prUnione Europeaotezione sociale, la riduzione dell’abbandono scolastico, la promozione dell’istruzione e l’istituzione di politiche inclusive che sostengano l’emancipazione delle donne e l’indipendenza economica, insieme a misure che condannano coloro che le sfruttano.
Le persone in prostituzione affrontano la costante minaccia di persecuzione della polizia e della giustizia, e sono emarginate e stigmatizzate, si osserva nella risoluzione, che spesso ostacola la capacità a loro volta di ottenere giustizia. I deputati chiedono un accesso pieno a servizi sanitari e sociali di alta qualità, nonché al sistema giudiziario e a percorsi di uscita dalla prostituzione.
Citazione
Maria Noichl (S&D, Germania), relatrice, ha dichiarato: “Oggi il Parlamento dà voce alle persone, e in particolare alle donne, che sono state tradizionalmente trascurate, emarginate e stigmatizzate nelle nostre società. Siamo accanto a coloro che hanno messo in guardia per molto tempo sulla realtà della prostituzione. Questo rapporto illustra le ragioni per cui la grande maggioranza delle persone finisce nella prostituzione e mette in evidenza la strada da seguire: creare programmi di uscita e alternative, eliminare la povertà e l’esclusione sociale, smantellare gli stereotipi e le disuguaglianze e ridurre la domanda affrontando gli acquirenti.”
Per ulteriori informazioni
Il testo approvato (presto disponibile – 14.09.2023)
Videoregistrazione del dibattito (13.9.2023)
Valentina PARASECOLO
Coordinatrice Ufficio stampa Parlamento europeo in Italia
Alberto D’ARGENZIO
Addetto stampa Parlamento europeo in Italia
Santina ROMEI
Assistente Ufficio Stampa Parlamento europeo in Italia
Maurizio MOLINARI
Relazioni Media Parlamento europeo in Italia